Abstract
[Ita:]Votato alla poesia ex utero matris, Giovanni Boccaccio aspirò tutta la vita al riconoscimento
poetico della corona d’alloro, senza mai riuscire ad ottenerlo. Il
contributo analizza la raffinata operazione di incoronazione post mortem messa a
punto da Lorenzo Ridolfi, uno dei primi lettori e copisti di Boccaccio, sulle sue
copie personali di Buccolicum carmen e De montibus. A partire dall’analisi di un
testo di Zanobi da Strada che Ridolfi associa a quest’ultima opera si ricostruisce
la trama di legami sottesi a una simile operazione, vagliando contestualmente la
reazione di Boccaccio alla laurea pisana di Zanobi del 1355. Nell’ottica di meglio
definire la posizione ultima di Boccaccio verso la corona poetica si analizzano infine
le testimonianze boccaccesche risalenti agli anni Settanta in merito alla laurea
mancata di Dante e a quella tanto ammirata di Petrarca.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] "Where Calliope orders me also to persecute myself": l'alloro di Giovanni Boccaccio tra Zanobi da Strada e Francesco Petrarca |
---|---|
Lingua originale | Italian |
pagine (da-a) | 231-247 |
Numero di pagine | 17 |
Rivista | SCAFFALE APERTO |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2023 |
Keywords
- Giovanni Boccaccio, Lorenzo Ridolfi, Zanobi da Strada, Francesco Petrarca, corona d’alloro