Abstract
[Ita:]Nella relazione di cura la misericordia assume un significato peculiare, perché diviene volano di scelte tra i «molti conflitti coscienziali che emergono [...] quando il precetto contrasta con le nostre convinzioni morali, i nostri valori di riferimento, le nostre idee religiose, filosofiche o politiche e la nostra stessa idea di dignità». Questo profilo emerge in special modo rispetto a taluni temi, quali il fine-vita, la procreazione medicalmente assistita o l’aborto. Una valorizzazione della misericordia – da intendere anzitutto come attitudine umana «che trascende la sola razionalità cognitiva » – quale motivo-chiave attraverso cui sviluppare il rapporto medico-paziente potrebbe fungere da antidoto all’«irreligiosità culturale che ha rimosso la morte, desacralizzato il corpo e tecnicizzato artificialmente il nascere, il vivere e il morire »; essa restituirebbe, così, alla medicina il senso del limite e il carattere dialogico, ripristinando quell’« antropologica sostanzialmente relazionale che ci può porre nelle condizioni di rivolgerci ai bisogni dei nostri simili».
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] Review in F. CEMBRANI, When medicine becomes mercy. Making sense of the care relationship, Marietti, Genoa, 2015, |
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Lingua originale | Italian |
pagine (da-a) | 884-886 |
Numero di pagine | 3 |
Rivista | Rivista Italiana di Medicina Legale e del Diritto in Campo Sanitario |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2016 |
Keywords
- Colpa del sanitario
- Medicina e diritto penale
- Misericordia