Abstract
[Ita:]Dal momento che sono tutt’altro che esauriti gli effetti della grande
crisi economica mondiale scoppiata sul finire del 2008, è inevitabile che
le critiche, e le richieste di sanzioni e di nuove regole, che vengono avanzate
da più parti, si appuntino in modo particolare sugli operatori finanziari:
essi sono stati al centro degli episodi (crisi dei mutui subprime, fallimento
di Lehman Brothers, …) che hanno rotto il fronte dell’ordinato funzionamento dei mercati. Nel contributo di Simona Beretta e Lorenzo
Caprio ci si interroga su come la finanza possa tornare a essere fattore
di autentico sviluppo. I fallimenti della finanza sono infatti un aspetto
di una crisi etica più vasta, che riguarda l’economia nel suo insieme. Alla
luce dell’enciclica, secondo cui «l’economia ha bisogno dell’etica per il
suo corretto funzionamento; non di un’etica qualsiasi, bensì di un’etica
amica della persona» (CV, 45), il saggio riflette a fondo sulle specifiche
responsabilità della finanza nella crisi attuale e sulle misure da adottare
perché essa torni ad essere al servizio dello sviluppo, sia locale (con particolare
attenzione alla situazione italiana), sia globale. La ricerca sottolinea
in particolare la “soggettività” delle risorse etiche su cui i mercati
finanziari hanno bisogno di far leva, superando l’illusione che basti affidarsi a meccanismi impersonali “oggettivi”.
Titolo tradotto del contributo | [Machine translation] For person-friendly finance: local and global development |
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Lingua originale | Italian |
Titolo della pubblicazione ospite | Ripensare lo sviluppo: sfide e prospettive dalla Caritas in veritate |
Editore | Vita e Pensiero |
Pagine | 167-188 |
Numero di pagine | 22 |
ISBN (stampa) | 978-88-343-2130-0 |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2011 |
Keywords
- development
- finance
- finanza
- sviluppo