Abstract
[Ita:]Tra i fascicoli che compongono il codice miscellaneo D 465 inf. della Biblioteca Ambrosiana di Milano, proveniente dalla biblioteca di Gian Vincenzo Pinelli (1535-1601), ci sono un testimone in lingua originale del Donat proensal (D) e due sue traduzioni italiane risalenti al XVI secolo (d1 e d2), finora ancora inedite. Nel ms. le traduzioni sono anonime, ma già Girolamo Tiraboschi avanzava l’ipotesi che l’autore fosse Giovanni Maria Barbieri, il più importante provenzalista italiano del Cinquecento. Nell’articolo si avvalora, anche se con deboli indizi aggiuntivi, questa ipotesi.
Secondo alcuni studiosi (Santorre Debenedetti, per esempio) il ms. ambrosiano non trasmetterebbe due traduzioni, ma una sola, perché d2 altro non sarebbe se non una revisione di d1; in verità sembra di poter dire che il traduttore di d2, che senz’altro dipende da D e che probabilmente aveva sotto mano anche d1, proceda a una completa revisione del testo provenzale, con grande competenza. Questo articolo affronta i rapporti complessi tra D e d1d2, approfondendo il lavoro di John H. Marshall, editore del Donat proensal, e propone l’edizione sinottica di d1 e d2, con un’analisi finale sulle peculiarità delle due traduzioni.
Titolo tradotto del contributo | [Machine translation] The sixteenth-century translations of the “Donat proensal” in Gian Vincenzo Pinelli's library |
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Lingua originale | Italian |
pagine (da-a) | 87-141 |
Numero di pagine | 55 |
Rivista | STUDI DI FILOLOGIA ITALIANA |
Numero di pubblicazione | 74 |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2016 |
Keywords
- Donat proensal
- Gian Vincenzo Pinelli