Abstract
[Ita:]Nella più grave crisi umanitaria in Europa dopo la seconda guerra mondiale, un flusso imponente di persone, in gran parte donne e bambini richiede il massimo impegno istituzionale da parte della comunità internazionale, delle autorità dei paesi limitrofi e dei paesi di destinazione “finale”, per quanto provvisoria, dei rifugiati. È indispensabile, insieme allo sforzo istituzionale, una presenza umana che abbia il sapore della gratuità, che restituisca speranza facendo intravvedere possibilità di ricongiungimento con parenti e amici, o altre possibilità di accoglienza. Le autorità politiche, i grandi “architetti” sulla scena, hanno uno specifico compito di pace: difendere il paese aggredito non per cinici calcoli geopolitici, ma per il bene di tutti i popoli coinvolti.
Titolo tradotto del contributo | [Machine translation] Architects and artisans of peace |
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Lingua originale | Italian |
pagine (da-a) | 13-14 |
Numero di pagine | 2 |
Rivista | VITA E PENSIERO |
Numero di pubblicazione | 2-2022 |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2022 |
Keywords
- guerra
- rifugiati
- società civile